lunedì 16 luglio 2012

Il valore della moderazione











Torno dopo tempo,ahimè, a scrivere su questo blog per codificare una certamente banale ma per me importante considerazione,la cui rilevanza ha sempre caratterizzato la mia militanza all'interno dei partiti politici di cui ho fatto parte.
Mi riferisco ovviamente alla buriana scatenata da quel documento sui diritti civili approvato sabato pomeriggio a Roma dall'Assemblea Nazionale del Partito Democratico e da quell'ordine del giorno sul riconoscimento del matrimonio per gli omossessuali non messo in votazione sempre nella succitata assemblea.
Il mio essere cattolico "molto adulto",come da sempre mi definisco,ritengo non sia in contrasto con il mio essere un cattolico praticante.
Lo dico perchè sono un convintissimo assertore del fatto che su certi temi che possono essere considerati eticamente sensibili un cattolico(nella mia fattispecie convintamente iscritto e militante del PD) non possa stare in mezzo al guado:o si sta di qua o si sta di la, punto.
E infatti io da laico-cattolico sono assolutamente per un'approccio altrettanto laico,maturo e responsabile verso questi temi,lo ho sempre scritto e soprattutto ritengo di averlo sempre praticato.
Personalmente penso che il documento in questione rappresenti un deciso passo avanti verso un reale riconoscimento di quei diritti civili che devono portare l'Italia a diventare una Nazione moderna,al passo con i tempi e con gli Stati che da questo punto di vista hanno raggiunto standard di civiltà,di democrazia culturalmente evoluta.
Ho letto il libro di Paola Concia "La vera storia dei miei capelli bianchi",lo ho trovato molto bello,è fantastico che una eccellente persona,prima ancora che una brava e apprezzata parlamentare del PD, come lei ponga in essere ogni giorno iniziative atte a sensibilizare la pubblica opinione su un tema di così scottante attualità,come i diritti degli omo e delle lesbiche, verso il quale l'Italia finora ha fatto davvero poco o niente.Questo è sconcertante e non degno di Paese che sia civile e democratico.
Brava Paola!
Tuttavia tutte queste polemiche non solo non le condivido ma nemmeno le giustifico.
Ci si è scagliati sulla Bindi in maniera molto arrogante e pretestuosa,ironizzando sul suo essere cattolica(peraltro sempre molto coerente e severa verso il suo credo religioso)e mettendo in campo congetture inverosimili circa uno scambio di favori con Casini in vista della definitiva scelta di campo del leader udc, dando la possibilità a personaggi come Grillo e Di Pietro di ironizzare in maniera molto cattiva e ovviamente populista su di lei,come fece Berlusconi a "Porta a Porta"(ce lo siamo dimenticato?).
Ecco perchè il valore della moderazione(che ho portato con me aderendo al PD) lo ritengo non negoziabile,al pari delle mie convinzioni laiche-adulte su temi eticamente sensibili come questo.Ho apprezzato Scalfarotto quando ha detto che Gandhi,Mandela e Luther King non gridavano e non si strappavano i capelli per affermare le loro idee.

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